martedì 4 marzo 2014

Storia miracolosa. Leggende garganiche.

Si narra che San Francesco si recò pellegrino al Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano che a quel tempo era, per importanza, il quarto luogo di pellegrinaggio dopo Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela.

Dopo la visita alla Sacra Grotta dell'Arcangelo, San Francesco passò per un piccolo paese arroccato su una delle alture del Promontorio e vide appena fuori dell'abitato una cappellina dedicata a San Michele Arcangelo.
Entrò, fece le sue preghiere e quando uscì dalla cappella si guardò intorno ed esclamò: "Signore vorrei che qua sorgesse un mio convento" ed esprimendo questo desiderio  infisse il suo bastone di pellegrino nel terreno.

Il bastone miracolosamente cominciò a germogliare e in breve tempo diventò un maestoso pino. Vicino a quel pino alcuni frati cominciarono a costruire mattone su mattone un monastero francescano aiutati dagli abitanti del piccolo paese che consideravano quel luogo miracoloso per il prodigio del pino.

L'entità maligna del luogo, gelosa, in una notte senza luna, scatenò una bufera di vento che sdradicò dal terreno il miracoloso pino. Pochi giorni dopo questo fatto malefico San Francesco tornò al Santuario dell'Arcangelo e poi volle visitare il suo convento del bastone miracoloso.
Nel vedere il suo pino per terra pregò il Signore ... e lentamente il pino si rialzò e tornò al suo posto ma invece che con le radici s'interrò con la chioma.

Prodigiosamente le radici che rimasero per aria germogliarono e produssero una foltissima chioma.

Questa e' una delle leggende legate al paesino di Ischitella, nel Gargano. Questo albero oggi esiste ancora ed è oggetto di devozione della popolazione. 

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