lunedì 14 luglio 2014

Misteri del Gargano.

Nella cristianità, più di mille anni fa, il Sacramento della Penitenza era molto sentito.
L'uomo di quel tempo per espiare i suoi peccati si ritirava nei deserti o effettuava pellegrinaggi. Le mete tradizionali del pellegrino erano : il Sepolcro di Pietro a Roma, il Santo Sepolcro a Gerusalemme e la Tomba di San Giacomo a Santiago di Compostela, a nord della Spagna. Nell'alto Medioevo vi era anche una quarta meta di pellegrinaggio: quella della Grotta di San Michele Arcangelo sul promontorio del Gargano che si trova nella Daunia, a nord della Puglia.

I pellegrini provenienti dall'Occidente che erano diretti in Terra Santa,consideravano una meta obbligata,per la salvezza,la suggestiva Grotta dell'Arcangelo Guerriero. Diedero molta importanza al Santuario di San Michele del Gargano i Sovrani e i Principi longobardi che finanziarono la ristrutturazione della Basilica-Grotta e resero sicuro e confortevole il cammino del pellegrino attraverso un'agevole rete viaria costellata di ospizi, posti di guardia, monasteri e chiese posti ad intervalli quasi regolari di una ventina, o poco più , di chilometri l'uno dall'altro.

I pellegrini diretti alla Grotta del Gargano venivano da tutta Europa, anche i Crociati, prima di partire per la Terra Santa ,si recavano al Santuario di San Michele. Il culto dell'Arcangelo Michele sul Gargano fu importato da Bisanzio. A conferma di ciò fu la scoperta,sotto il pavimento della attuale Grotta, dell'esistenza di una grotta che era stata un luogo di culto bizantino. Quando entò in crisi l'Impero Romano, i Bizantini cercarono di estendere il loro dominio nel Meridione d'Italia e poichè nella Puglia settentrionale vi era un importante porto,quello di Siponto, l' imperatore Zenone vi  mandò un vescovo di origine bizantina, Lorenzo Maiorano, per diffondere la cultura orientale in quella zona.

E infatti a Lorenzo Maiorano si attribuisce la rinascita spirituale della zona con la diffusione del culto dell'Arcangelo Michele e la nascita del Santuario di Monte Sant'Angelo del Gargano. Un antico racconto, tramandato "oralmente",uno dei tanti su San Michele, narra che l'imperatore Zenone convocò un giorno Lorenzo Maiorano:
 < Lorenzo,mi hanno riferito che su un Monte della costa levantina italica avvengono fatti misteriosi. In una caverna  sono state viste luci abbaglianti e sentiti canti angelici dopo che un terribile tremore aveva scosso la Montagna ed un improvviso e tempestoso Vento di Borea si era abbattuto su di essa. Sai benissimo anche tu che questi sono i segnali che Dio ha mandato "Michele" in quella terra per combattere sai bene "Chi"...
Tu, Lorenzo, devi recarti lì. Ti nominerò vescovo del luogo, e consacrarai  la"Grotta".>

Lorenzo Maiorano arrivò in Italia e fu nominato vescovo di Siponto. Indagò sui fatti accaduti e si rese conto che in quella Caverna dimorava l'Arcangelo Michele e che l'aveva consacrata personalmente, lasciando concrete testimonianze di ciò.

Il Santuario di San Michele del Gargano è l'unico luogo di culto al mondo non consacrato da mano umana.

Ciao ... al prossimo mistero.

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